Comunicazione di servizio….

Sì comunica a tutti i soci e non, affezionati e non, tifosi e non, amanti e non amanti del Napoli (ma come questo sia possibile rimane un mistero) che, UN GIORNO ALL’IMPROVVISO, a causa dell’emergenza epidemiologica da coronavirus,  in ottemperanza al DCMP 11 marzo 2020 e per motivi precauzionali, la sede di Novara Partenopea è chiusa al pubblico fino a… boh! E chi ‘o sape!?

Speriamo passi presto la quarantena perché non se ne può più… No davvero! Sono in astinenza. Riesco a sopportare tutto, anche stare a casa con mia moglie 24 ore su 24, che, come dicono gli inglesi è “a real challeng” (amo’ sto scherzando), ma stu’ fatto che il Napoli non gioca, mi sta facendo venire l’appocundria, tipo quella che “te scoppia ogne minuto ‘mpietto pecchè passanno forte haje sconcecato ‘o lietto”.

Allora che faccio? Meno male che c’è la TV, internet, il computer… stamattina, per esempio, stavo guardando, meglio riguardando, Fiorentina-Napoli, la prima di campionato… Non a caso la prima  partita in assoluto che abbiamo guardato assieme nella nostra nuova sede. L’inizio di un campionato di serie A che forse non finirà mai più. Proprio quello che noi Napoletani non vedevamo l’ora che finisse quanto prima, visto come stava andando fino a poco tempo fa, con tutte quelle figuracce sul campo e lo stadio San Paolo incredibilmente vuoto etc. 

Ebbene, accendo la TV proprio in quella  fase iniziale della partita in cui il Napoli non riusciva ad azzeccarne una. La Fiorentina  andava a mille ed era già in vantaggio in virtù di un rigore discutibile, ma che per le nuove regole,  appena entrate in vigore, era da considerare sacrosanto. Dico “era”, perché, ovviamente, appena è capitato a un’altra squadra di cui non faccio il nome e neanche i colori (anche perché non ne hanno), le nuove regole sono subito state rimesse in discussione…ma lasciamo stare  la dietrologia!

Insomma, la Fiorentina correva, il Napoli no. Loro giocavano, noi stavamo ancora in ritiro in Val di Sole si vede, ed io ero, incredibilmente, ugualmente nervoso come fosse stato un evento in diretta.  Invece di spegnere, visto che non aveva senso arrabbiarsi ancora per un partita già giocata da tempo, non ho resistito e son dovuto rimanere a guardare, incollato al teleschermo, fino al goal -e che goall- del pareggio di Mertens. Solo allora sono riuscito a staccarmi dal monitor e tornare alla noia da quarantena, ma non senza sospirare tra me e me “‘A FA’ MM….” (scusate lo sproloquio, ma quando ce vo’ ce vo’ e qua ce voleva anche se in differita di parecchi mesi)!

Dopo ho dovuto, per forza di cose, osservarmi da fuori, fare auto critica e una riflessione: “Fino a che grado di dipendenza si può arrivare? Tutto ciò non è sano!”  Quindi ho deciso che per i prossimi giorni mi sarei sforzato di fare altro e non rivedere vecchie partire. C’è una quantità di altre cose interessanti su cui vale la pena concentrarsi in questo periodo, il calcio può aspettare.

Però ho anche avuto un motto di indulgenza per me stesso e per il mio stato d’animo. Si è trattato di  una sorta di epifania perché ho capito che cosa mi succede. E’ nostalgia, anzi, se vogliamo metterla veramente sul poetico, la parola che più adatta e più bella in assoluto per descrivere questo mio stato sentimentale è saudade. Quella stessa parola che i brasiliani e la loro Bossa Nova hanno reso, senza dubbio alcuno, sublime.

Saudade:([sawˈdadɨ] in portoghese europeo, [sawˈdadi o sawˈdadʒi] in portoghese brasiliano, [sawˈdade] in gagliego) è un termine che deriva dalla cultura lusitana, prima galiziano e portoghese e poi brasiliana, che indica una forma di malinconia, un sentimento affine alla nostalgia. Etimologicamente, deriva dal latino solitùdo, solitudinis, solitudine, isolamento e salutare, salutatione, saluto.

Insomma, Guagliù stong’ chine ‘e saudade! E a voi soci, amici, tifosi? Non vi manca il Napoli? Che possiamo farci? Niente, purtroppo!

Speriamo solo che finisca presto questo periodo di quarantena e di rivedere di nuovo i colori della nostra squadra correre in campo e di poterci incontrare presto, di nuovi tutti  insieme in Via Dante 11 a Trecate nella “casa”, la nostra bellissima sede di Novara Partenopea. 

E… e se anche qualche altra partita dovesse andare storta, va be’…chissenefrega.

Ragà, ‘a verità e solo una:  senza o’ Napule nun sé po’ sta’!

F.N.S.

P.S. sé avete Netflix vi consiglio di guardare il Film Maradona che secondo me vale veramente la pena!

https://www.netflix.com/title/81084856?s=a&trkid=13747225&t=cp

Editor #Adolfo de Luca per #Novara#Partenopea

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